Le direttive del paziente sono un documento previdenziale nel quale una persona nel pieno delle sue facoltà può definire in forma scritta quali trattamenti medici e sanitari desidera e quali rifiuta in caso divenisse incapace di intendere e di volere o non potesse più esprimere la sua volontà.
Le direttive del paziente si rivolgono in primo luogo ai medici responsabili del trattamento in quanto aiutano loro e i parenti a prendere decisioni difficili quando la persona interessata non è più in grado di esprimere la sua volontà o diventa incapace di intendere e di volere e non è più in grado di accettare o rifiutare determinate cure mediche.
Dall’entrata in vigore del nuovo Diritto di protezione degli adulti il 1.1.2013, le direttive del paziente firmate e datate sono giuridicamente vincolanti in tutta la Svizzera. Non è necessaria l’autenticazione notarile.
Le direttive del paziente conformi alle leggi svizzere sono valide e vincolanti solo in Svizzera. Tuttavia, dato che sia l’Europa che l’America riconoscono la libertà personale, le direttive del paziente possono essere applicate anche all’estero se le legislazioni previste dal Paese sono state rispettate. Occorre tenere presente che le cure mediche somministrate nei diversi Paesi vengono applicate in modo diverso e che anche le disposizioni contenute nelle direttive del paziente possono di conseguenza essere interpretate in modo diverso. Infine non è da trascurare il problema della lingua straniera.
Deve trattarsi di una persona fisica (non di un’istituzione) che gode della piena fiducia della/del mandante. Con un mandato precauzionale potete designare una persona di fiducia (rappresentate) che nel caso in cui voi non foste più in grado di discernere sia responsabile per voi. Ciascuna persona nel pieno delle proprie capacità può decidere chi nel caso di incapacità di discernimento sarà il suo rappresentate e in che misura questo debba assumersi la responsabilità dell’assistenza e delle cure, della gestione patrimoniale e della rappresentanza legale. La persona di fiducia può essere responsabile di tutti gli ambiti o solo uno o due dei tre ambiti elencati. In tal senso è possibile scegliere più di un rappresentate. In caso non sia nominata alcuna persona di fiducia, il potere di rappresentanza è disciplinato dall’art. 378 CCS.
Dal momento che nelle direttive del paziente non si possono prevedere tutte le possibili situazioni e circostanze, è buona cosa esprimere in un addendum i valori e le convinzioni a cui la persona si ispira quando deve prendere decisioni importanti. Questo consentirà alle parti terze, in particolare in questioni di carattere medico, di prendere le decisioni che meglio riflettono la presunta volontà del rappresentato.
Perché può accadere che una persona non sia più in grado di esprimere la sua volontà in seguito a un incidente o a una malattia grave. Con il deposito delle direttive del paziente si può definire in modo preciso quali cure si desidera ricevere in casi di emergenza e quali non. In caso di emergenza i documenti da voi depositati in evita e la tessera previdenziale che dovreste sempre portare con voi possono essere consultati o possono dare informazioni sulla persona di rappresentanza da contattare.
Dall’entrata in vigore del nuovo Diritto di protezione degli adulti il 1.1.2013, il medico è tenuto a informarsi sull’eventuale esistenza di direttive del paziente, e se del caso, il medico è tenuto a rispettarle. Medici e famigliari sono quindi esonerati in quanto non devono più chiedersi “Cosa avrebbe voluto la persona incidentata?”. Dal canto suo il paziente può essere certo che, in casi di emergenza, il medico curante agirà nel rispetto di tali disposizioni.